Lo ammetto, ho iniziato a fare cornicette quando avevo sei anni, e ne son passate di primavere da quando mi dilettavo a contare quadretti, tracciare piccole linee che copiavo dalla lavagna. mi hanno sempre dato un senso di pace, forse è per questo che ancora oggi ripercorro gli stessi movimenti e le stelle linee sul mio Ipad.
Le propongo spesso ai miei alunni, a volte come riempitempo, altre volte prima di una attività impegnativa. Li sorprendo spesso durante le pause a scuola intenti a riprodurne qualcuna senza che io li abbia incoraggiati a farlo: evidentemente anche a loro piacciono così come piacevano a me.
Ma che senso ha questo tipo di attività ? Per prima cosa bisogna dire che, se fino ad ora hai sottovalutato lo straordinario valore delle cornicette, devi correre ai ripari perchè sono consigliatissime da qualsiasi neuropsichiatra infantile a cui tu ti possa rivolgere. Il motivo è duplice: sviluppano molte abilità diverse e favoriscono l’attenzione e la concentrazione.
In primis:
- Sviluppano la motricità fine: è un esercizio grafo motorio che migliora il tratto, perfeziona il movimento della mano, aiuta a migliorare la coordinazione oculo manuale.
- Favoriscono un miglior orientamento nello spazio del foglio e maggiore consapevolezza nell’uso del quadretto/riga
- Rafforzano nei bambini e nelle bambine il concetto di simmetria, di proporzione e di sequenza.
Altri benefici sono:
- Allenano la pazienza, la cura e la precisione
- Sono attività rilassanti: assomigliano per la loro modalità di esecuzione ad un mandala ( forme ripetute e uguali tra loro)
- Permetto al bambini ri rilassarsi prima di un compito e favoriscono l’attenzione e la concentrazione
Quindi le cornicette non sono solo attività rempitempo ma sono un vero e proprio strumento didattico.
Maestra Elena