Durante il corso di formazione MAESTRA, QUAL E’ IL MIO POSTO? Che si è tenuto SABATO 16 maggio 2020, organizzato in collaborazione con la casa editrice CETEM all’interno del progetto #didatticadivicinanza, abbiamo provato a riflettere sul rientro a scuola a settembre. Indipendentemente dalle modalità di frequenza sarà necessario pensare e progettare un periodo inserimento dei bambini che dovrà necessariamente partire dalla narrazione di quanto accaduto e alla conseguente elaborazione di ciò che è stato e di ciò che gli alunni staranno vivendo in quel momento
Io e il Dott. Castelli, psicologo e psicoterapeuta, abbiamo proposto alcune attività pratiche che possano essere un esempio di come passare dalla narrazione alla pratica.
Nel caso in cui i bambini non potessero toccassi e dovessero continuare a mantenere il distanziamento sociale , si potrebbero utilizzare queste etichette che in qualche modo sostituiscono la fisicità che non sarà possibile agire.
Per i bambini più grandi ( quarte e quinte ) abbiamo preparato delle etichette vuote in cui saranno loro a scrivere le parole che preferiscono utilizzare , magari dopo una attività di brainstorming in classe.
Abbiamo anche pensato a questa scheda in cui i bambini potrebbero indicare, dopo averne parlato in classe, gli aspetti positivi e negativi dell’attività didattica a distanza e di quella in presenza nel momento storico in cui la staranno sperimentando.
Infine abbiamo provato a pensare ad una proposta più completa che prevede la realizzazione di un cartellone da appendere in classe. Una linea del tempo interrotta da uno spazio nero ( il periodo di distanziamento sociale) che i bambini potranno riempire con i ricordi di quel periodo, le cose che sono accadute, gli avvenimenti felici o tristi che siano e che hanno caratterizzato questa sorta di “buco nero”.
Qui trovate le etichette da utilizzare :
E qui qualche immagine dell’attività realizzata .
Spero possiate trovare spunti interessanti nelle nostre proposte per cominciare a ripartire progettando un nuovo inizio.
Buon lavoro.
Maestra Elena