Ho avuto l’occasione di sfogliare questo testo per le vacanze degli alunni classe prima e anche la fortuna di fare due chiacchiere con l’autrice. Così in questo post oltre a raccontarvi che cosa penso del testo, troverete in allegato anche una breve intervista a Luisella Meda, quale modo migliore di conoscere un testo parlandone proprio con la sua autrice?
Devo dire che la proposta mi è piaciuta molto: il testo è semplice e al tempo stesso accattivante, i caratteri utilizzati sono di facile lettura e le pagine di carta non lucida facilitano il lavoro. Il testo è suddiviso in due parti, uno per la lingua e una per la matematica; nella prima parte sono inserite anche attività di storia, geografia e arte, nella seconda attività di scienze.
I testi inseriti , sia per le attività di comprensione, sono semplici e brevi e gli esercizi proposti con modalità differenti ( alcuni con risposte a testo bucato, altri a crocette, altri vero o falso…). Completa anche la sezione di ortografia
Mi piace molto anche la parte dedicata alla morfologia, appena accennata come a mio parere è giusto che sia in una prima elementare. Nella parte di italiano non ci sono riferimenti al corsivo, cosa che invece ho trovato in altri testi e che però a volte rischia di essere disturbante, soprattutto per chi vuole affrontare il corsivo in seconda.
Ho trovato il livello adeguato alle competenze dei bambini di fine prima, cosa che non ho riscontrato in altri testi, a volte troppo complessi e altre banali.
Nella parte dedicata alla matematica ho apprezzato il fatto che gli esercizi siano proposti in modo sempre giocoso e divertente e sempre con modalità diverse. Mi è piaciuto anche l’inserimento di esercizi su percorsi, coordinate etc…
Il testo non prevede libretti allegati ma alla fine dell’opera è proposto un racconto da leggere e alcuni giochi.
Il costo è di euro 6,30.
QUATTRO CHIACCHIERE CON L’AUTRICE
Luisella Meda
M. Elena : Ciao Luisella, quali sono le finalità di questo testo? Quali le metodologie utilizzate?
Luisella Meda: L’idea che ha orientato e sostenuto questo mio progetto editoriale è stata quella di offrire alle alunne e agli alunni la possibilità di eseguire le esercitazioni pensate per loro nel modo più autonomo possibile e senza
appesantire il tempo delle vacanze durante le quali è legittimo e doveroso che facciano esperienze di gioco, di socializzazione, di personale organizzazione delle proprie giornate… In tutto ciò, ci possono stare in modo equilibrato anche attività strutturate, finalizzate soprattutto a “tenere in allenamento” la logica, la deduzione, la capacità di cogliere inferenze, l’attenzione e la memoria visive. In altre parole, la sfida che mi sono proposta è stata soprattutto quella di offrire alle bambine e ai bambini l’occasione di “mettere in gioco” conoscenze e abilità formali acquisite durante l’anno scolastico per risolvere quesiti, quiz, indovinelli, giochi di tipo enigmistico… perché si può imparare anche divertendosi. Devo ammettere, con soddisfazione, di aver avuto confortanti riscontri in tal senso sia da parte di genitori – che a detta loro non sono “impazziti” per far completare le attività ai propri figli – sia da parte dei docenti che hanno consigliato TRALLALLA’ IN VACANZA SI VA come eserciziario per l’estate, sia da parte delle alunne e degli alunni che ho incontrato in alcune scuole durante iniziative/progetti di “Incontro con l’autore”.
M. Elena: Condivido in pieno ciò che hai detto sul fatto che si possa imperare divertendosi. Quindi come descriveresti le attività proposte nel testo?
Luisella Meda: Mi sono proposta di caratterizzare gran parte delle attività con un approccio ludico e sfidante, facendo leva spesso sulla curiosità e sul gusto della scoperta nel “fare mentre si fa”. A mio parere, e anche a detta dei docenti che lo hanno scelto ma soprattutto da parte di chi l’ha usato (le bambine e i bambini), le attività non sono noiose, ripetitive, eccessive, concentrate nella pagina, non richiedono troppo tempo. Il fatto che anche alunne e alunni non italofoni non abbiano incontrato particolari difficoltà nel completare le attività e che le abbiano trovate piacevoli, per me è stata una conferma che “ho colpito nel segno” (se vogliamo, anche questa è una forma di inclusione).
M Elena: Un’ultima domanda, qual è a tuo parere il “punto di forza” di questo progetto?
Luisella Meda: Il punto di forza di tale progetto, a mio avviso, risiede appunto nell’impostazione delle attività e nella loro tipologia, nel tipo di impaginazione “leggera” e nella grafica gradevole, ma soprattutto nel riscontro – testimoniato da chi lo ha usato – che anche nelle vacanze estive ci possono stare momenti per… esercitare quanto appreso a scuola, senza drammi e senza “pesantezza”.
Grazie mille Luisella, sono certa che le tue parole saranno di supporto alle colleghe e ai colleghi alle prese con la scelta dei libri per le vacanze estive.
Vi ricordo che l’opera è disponibile anche per le classi seconde, terze e quarte.
Maestra Elena